Concessione servizi cosa fare

Comparazione delle offerte: differenze tra concessione dei distributori automatici e assegnazione dei servizi assicurativi

In un recente webinar abbiamo affrontato il tema della comparazione delle offerte per la concessione dei distributori automatici, mettendolo a confronto con quello relativo all’assegnazione dei servizi assicurativi. 

Ad accompagnarci in questa analisi sono stati Piero Petrucci, Direttore Amministrativo del Liceo Tasso di Roma, e Antonio Marcellino, presidente di Logica Insurance Broker.

Nel corso dell’incontro, nel quale è stata anche presentata ai partecipanti una bozza di sistema di comparazione delle offerte personalizzabile relativamente alla concessione dei distributori, sono emerse con chiarezza le differenze che intercorrono tra questo tipo di concessioni e l’assegnazione dei servizi assicurativi.

Da dove nascono le differenze?

Se per i primi è possibile approntare uno schema di comparazione tipo, sulla base del quale andare ad inserire le modifiche necessarie a rendere lo strumento più conforme alle esigenze del singolo istituto, lo stesso non si può dire per il comparto assicurativo.

La ragione è presto spiegata. Se nel primo caso è possibile basarsi su dati di riferimento precisi e realistici sulla scorta dei quali personalizzare degli schemi presi a modello (analisi del fabbisogno, dati contenuti nel foglio di sintesi del concessionario uscente, stime basate sull’analisi della popolazione scolastica e dei suoi bisogni etc…), nel caso delle assicurazioni la situazione è completamente differente.

Qui, infatti, manca innanzitutto una base dati. In ambito assicurativo le scuole dispongono soltanto dei dati forniti dall’INAIL, essenzialmente focalizzati sui sinistri che rientrano nell’ambito della copertura INAIL , e quindi si tratta di un database parziale e generico.

Inoltre, il sistema di valutazione delle singole voci  è molto più complesso in quanto basato su un sistema di valutazione ponderale che attribuisce ad ognuna di esse un peso differente (rompersi un braccio non ha lo stesso peso che procurarsi danno al vestiario, banalmente).

A questo si aggiunga il fatto che quello assicurativo è un comparto vigilato e vincolato a norme stringenti. 

Le conseguenze legate ad una valutazione non corretta del rischio

Anche sul piano dell’errore, poi, vi è una differenza notevole. Una stima scorretta del valore di una merendina non comporta danni rilevanti nei confronti dell’utenza, al contrario di una valutazione non adeguata di una garanzia assicurativa fondamentale che potrebbe invece causare problemi non indifferenti sia alle famiglie degli assicurati, che in caso di sinistro non si vedrebbero riconosciuti risarcimenti adeguati, sia all’Amministrazione, che in un caso come quello appena paventato si ritroverebbe quasi certamente coinvolta in un contenzioso. La polizza scolastica è infatti il primo scudo difensivo rispetto al rischio di contenzioso. Fare da sé,  utilizzare capitolati preconfezionati, non avvalersi dell’aiuto di un professionista, significherebbe quasi certamente andare incontro ad errori di valutazione che potrebbero quindi avere conseguenze importanti per le famiglie, le scuole e non ultimo dirigenza e personale scolastico.

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